Il posizionamento sui motori di ricerca è un processo complicato che deve tenere conto di innumerevoli fattori. Quelli più evidenti sono i contenuti, le parole chiave e la coerenza e affidabilità del sito, oltre che la sua “anzianità”.
Ma ci sono altri parametri che i motori di ricerca come Google (per primo) tengono conto per il posizionamento e la classifica dei siti web.
Parliamo prima di tutto dell’esperienza utente. La cosiddetta user experience è un parametro diventato rilevante per i motori di ricerca, e google utilizza algoritmi di intelligenza artificiale proprio per classificare quello che viene chiamato RankBrain, cioè una serie di segnali codificati dal comportamento degli utenti sul web, che influenzano il posizionamento sui motori di ricerca.
Questi segnali sono per esempio, la percentuale di persone che cliccano su un determinato sito web partendo proprio dai risultati sul motore di ricerca.
Un altro parametro è la frequenza di rimbalzo, ovvero il numero di persone che, dopo aver visitato una pagina web, tornano rapidamente ai risultati della ricerca, quindi senza soffermarsi sopra.
Anche nel caso in cui l’utente indugi nella lettura, google considera e premia il tempo di permanenza su quella determinata pagina: più tempo i visitatori rimangono sul tuo sito dopo essere arrivati, maggiore sarà il punteggio a favore del posizionamento sui motori di ricerca.
E’ facile da intuire perché Google ritenga importanti questi parametri per il posizionamento.
Il più famoso motore di ricerca, infatti, considera un contenuto poco attraente, se l’utente rimbalza velocemente, perché questo significa che non ha trovato qualcosa di pertinente alla sua ricerca o che non gli è piaciuto, non l’ha soddisfatto.
Al contrario, se le persone rimangono a lungo sulla pagina, significa che il tuo contenuto è pertinente e che il posizionamento sul motore di ricerca per quella parola chiave, era corretto.
Un altro parametro di cui tiene conto un motore di ricerca è la cosiddetta “attività social”.
Questo collegamento tra google e i social network non è del tutto diretto, perché i motori di ricerca non considerano propriamente i collegamenti da Twitter o Facebook come i collegamenti da altri siti Web autorevoli.
Tuttavia, è un dato di fatto che le pagine web con posizionamento più alto nei motori di ricerca siano anche quelle più attive dal punto di vista social e quindi quelle con più condivisioni.
Infatti, più condivisioni social significano più traffico sulla pagina stessa, più collegamenti, e quindi più click alla pagina, questi si, premiati da google.
Per questo motivo, è sempre un’ottima strategia di marketing quella di ottenere più condivisioni sui social media, perché aiuta anche il posizionamento sui motori di ricerca, anche se, abbiamo visto, solo in maniera indiretta.